La musica deve essere analizzata, nel contesto di uno spettacolo, dal punto di vista della quantità della sua presenza, e in ordine alle modalità di questa presenza. La presenza in sé può estendersi per tutta la durata dello spettacolo, ma può anche limitarsi a brevissimi interventi.
- concerto
- oratorio (che se anche alterna musica e canto, il secondo rimane comunque subordinato al primo)
- opera (melodramma)
- balletto (il ritmo del movimento è comandato dalla musica)
La musica di commento implica sul piano del significato una serie di valori sistemati in categorie genericamente psicologistiche, legate sul piano del significante al ritmo e al colore (cioè ai toni). Distinguiamo:
- Leitmotiv: è un motivo conduttore, breve, che indirizza alla comprensione, al riconoscimento dei personaggi, delle situazioni, degli oggetti e dei simboli che ricorrono. Frequente, ad esempio, in Wagner.
- Bella Melodia: limita il tema, cioè il soggetto della musica. Predomina sugli altri elementi musicali, è facile e prevedibile perché simmetrico, armonico e cantabile.
- Musica decorativa: serve a riempire i silenzi, le cadute di tensione, o momenti e situazioni particolari.
- Musica illustrativa: descriva la situazione visiva, come un bosco o un fiume.
- Musica geografica e storica: fa da supporto all’identificazione di un luogo o di un periodo.
- Musica d’atmosfera: musica di preparazione a determinate situazioni. Musica sinistra, ad esempio, per indurre suspense e spavento. Può anche avere funzione straniante
- Musica che induce tensione: di solito si traduce nel crescendo orchestrale.
Oltre i due tipi di musica descritti, troviamo la musica in rapporto paritetico con gli altri elementi dello spettacolo. In Brecht la musica è un contenuto strutturale che si pone in rapporto dialettico con gli altri elementi dello spettacolo.
Nessun commento:
Posta un commento